PEIC (Primary Emergency & Intensive Care)

Progetto di formazione sull’emergenza e sulla terapia intensiva primarie in contesti difficili o a risorse ridotte.

PEIC (Primary Emergency & Intensive Care)

Il progetto origina da esperienze di lavoro sanitario in contesti tropicali, difficili o a basse risorse nonché di maxiemergenze;
si compone di 2 parti:
1. una teorica attraverso un sito web http://tropicaldoctor.altervista.org;
2. una pratica costituita da corsi di formazione effettivi, specifici e contestualizzati in base alle diverse necessità;
si propone fondamentalmente di:
1. mettere a disposizione attraverso un sito web uno spazio utile di raccolta di protocolli, aggiornamenti, articoli scientifici in materia “tropicale” o meglio di malattie infettive e diffusive (AIDS, Tubercolosi, Malaria…), anestesia, chirurgia, microbiologia, tecniche di laboratorio, politiche farmaceutiche applicate ai PVS; attraverso i links e gli allegati si cerca di agevolare le ricerche di materiale ed informazioni provenienti da fonti differenti;
2. fare formazione specifica per operatori sanitari che si apprestano a lavorare contesti diversi dovendo adattare le proprie capacità a situazioni di ridotte risorse diagnostiche, terapeutiche o affrontare lo stress di scenari difficili o pericolosi;
3. fare formazione ad operatori in loco per condividere sistemi e metodiche di lavoro già avvalorati nonché di metterli in pratica;
4. incentivare la telemedicina per realizzare consulenze e/o refertazioni online;
5. promuovere l’applicazione della tecnologia più moderna ai contesti remoti e difficili incrementando le possibilità diagnostico-terapeutiche;
6. effettuare consulenze e/o formazioni sul terreno attraverso personale volontario specializzato;
7. elaborare piani strategici per ospedali rurali, da campo per calamità o maxiemergenze;
8. valorizzare l’attività di teaching hospitals già operanti e collaborare a corsi specifici già in atto;
9. fornire indicazioni a tutti coloro che sono interessati a partecipare a formazioni specifiche o a fare esperienze in contesti tropicali/difficili nei differenti panorami (ospedali missionari, ONG, onlus, gruppi di volontariato….);
10. cooperare nei “paesi sviluppati”, tra Hi-Tech e super specializzazioni, a diffondere e riscoprire la “primary medicine” valorizzando la semeiotica medica e chirurgica e le tecniche di base al fine di agevolare l’approccio in caso di maxiemergenza, conflitto, calamità naturale o semplicemente black-out;
11. contribuire fattivamente alla crescita di progetti attraverso il recupero e l’invio di beni dismessi ancora validi ed efficaci.
Il progetto è:
• indipendente da qualsiasi associazione o organizzazione;
• offerto gratuitamente come volontariato da parte di operatori accreditati;
• supportato da professionisti di vari ospedali e coinvolti in esperienze di cooperazione-umanitaria o in collaborazioni formative con diverse università italiane;
• rivolto a condividere determinate esperienze con personale che si trovi a dover affrontare in un qualsiasi paese un’emergenza con ridotte disponibilità di diagnostica e/o di presidi;
• è impartito da un team composto di medici ed infermieri specializzati.
Il PEIC GUINEA:
• è progettato in collaborazione con la Cooperativa Médico–Sanitaria MADRUGADA Campus Madrugada Antula Bono – Bissau – Guiné-Bissau e l’università di Verona;
• ha sede in Guinea Bissau,nella città di Bissau;
• ha una durata orientativa di 4 anni (maggio 2014-maggio 2018);
• è composto da differenti corsi:
1. PEC: durata 1 settimana con 5 mattine di teoria + 5 pomeriggi di esercitazioni pratiche;
2. PIC: durata 3 settimane;
3. Corso + tutoraggio di anestesia: durata 5 settimane;
4. Corso emergenza base: durata 1 giorno.

I corsi sono rivolti a:
medici, infermieri, personale laico come polizia, pompieri, volontari del soccorso….
Corsi previsti nei 4 anni:
• 100 PEC
• 10 PIC
• 50 corsi di anestesia
• 400 corsi base

PEC (PRIMARY EMERGENCY CARE)

Consiste in una formazione ideata per personale tecnico sanitario che lavorerà in situazioni disagiate, difficili, sia in contesti tropicali o a basse risorse che di maxiemergenze.
PEC è:
• rivolto al trattamento delle emergenze pre-ospedaliere/territoriali e delle prime ore dall’accettazione di pazienti neonatali, pediatrici o adulti;
• costituito da una parte teorica ed una simulata;
• dotato di linee guida adattate ai contesti (tropici, montagna, guerra, terremoti) e di parti specifiche per il trattamento “low profile” di pazienti critici (politrauma, crush sindrome, ustionato, mal di montagna….);
• esportabile in inglese, francese, spagnolo, portoghese.

Allegato PEC: programma.

1° giorno:
• analisi del contesto di lavoro e delle infrastrutture disponibili del luogo;
• concetto di maxiemergenza;
• prevenzione catastrofi;
• triage + gestione maxi-afflussi;
• infrastrutture: emoteca, sala operatoria, unità intensiva, farmaci.

2° giorno:
• gestione del trauma sul territorio;
• golden hour;
• estricazione + immobilizzazione;
• first look;
• stabilizzazione;
• second look;
• rianimazione cardio-polmonare;
3° giorno:
• accessi venosi;
• profilassi antitetanica ed antibiotica;
• sedo-analgesia;
• gestione del paziente critico e dello shock;
4° giorno:
• analisi delle diverse patologie traumatiche;
• drenaggio toracico e pericardico;
• utilizzo diagnostica di base (RX + ETG);

5° giorno:
• gestione trauma cranico;
• gestione grandi ustionati;
• indicazioni alla S.O. d’emergenza;
• valutazione trasferimento del paziente critico ad altro centro;

PIC (PRIMARY INTENSIVE CARE)

Per cure intensive primarie ed essenziali si intendono quelle cure che:
1. in determinate condizioni acute salvano la vita;
2. necessitano di un impegno importante di personale specializzato e di presidi;
3. riguardano pazienti precedentemente sani o con buona speranza di vita e con concrete possibilità di valido e duraturo recupero;
4. insieme ai farmaci essenziali e alle cure chirurgiche primarie dovrebbero essere accessibili a tutte le persone del mondo indistintamente.
Moduli di terapia intensiva essenziali:
1. Insuf. resp. acuta:
a. broncospasmo, edema della glottide….;
b. tracheostomia per tetano, difterite, traumi…;
c. polmonite bilaterale;
d. pneumotorace/volet costale;
e. empiema pleurico;
2. Shock ipovolemico/emorragico:
a. trauma;
b. disidratazione;
c. ustioni;
3. shock cardiogeno:
a. IMA trombolisi;
b. EPA;
4. shock settico:
a. post-operatori;
b. infezioni primitive;
5. shock neurologico/anafilattico;
6. insuf. renale acuta:
a. dialisi depurativa;
b. trattamento crush syndrome;
7. malnutrizione severa;
8. trattamento intossicazioni ed avvelenamenti;
9. trattamento HELLP/eclampsia;
10. trauma cranico severo: craniotomia senza imaging + stabilizzazione;
11. varie.
Obiettivi:
1. formazione del personale sanitario sull’emergenza mediante corsi PEC;
2. formazione di tecnici di anestesia sul modello svizzero contestualizzato;
3. formazione successiva di intensivisti in grado di gestire una terapia intensiva essenziale comprensiva di dialisi;
4. creazione di rete per l’emergenza territoriale con numero unico di chiamata, mezzi dedicati per le isole e il trasferimento via aerea all’estero.

ARGOMENTI SPECIALISTICI

1. CPAP/NIV NEI CONTESTI A RISORSE LIMITATE O A CONDIZIONI CLIMATICHE DISAGIATE

a. Inquadramento del paziente respiratorio cronico in contesti remoti (con alta prevalenza di TBC MDR, co-infezioni,…..);
b. protocollo O2 terapia ad alta quota nel paziente respiratorio cronico;
c. EGA;
d. trattamento dell’edema polmonare;
e. supporti CPAP/NIV negli ospedali rurali;
f. O2 terapia domiciliare con concentratore di O2;
g. tracheotomia temporanea nei pazienti affetti da tetano, difterite, noma;

2. NEUROLOGIA NEI CONTESTI A RISORSE LIMITATE O A CONDIZIONI CLIMATICHE DISAGIATE

a. protocollo epilessia senza EEG con riferimento a situazioni specifiche “tropicali” coma la cisticercosi;
b. edema cerebrale da alta quota;
c. gestione del trauma cranico senza TC/RMN;
d. impiego dell’ecodoppler come monitoraggio/diagnostica;

3. CARDIOLOGIA NEI CONTESTI A RISORSE LIMITATE O A CONDIZIONI CLIMATICHE DISAGIATE

a. Scompenso cardiaco e malnutrizione severa;
b. Ecocardiografia di base;
c. Quadri specifici: M. di Chagas, leptospirosi, ….;

PRIMARY ANAESTHESIA AND LOW PROFILE ICU

PARTE GENERALE: la parte teorico/pratica prende spunto, sebbene contestualizzata, dai corsi di formazione per tecnici d’anestesia diffusi in Europa (in particolare Svizzera).

1. shock e coma in contesto tropicale;
2. ecografia FAST + toracica;
3. chirurgia di guerra e delle catastrofi, gestione del politrauma;
4. self-control e gestione dello stress;
5. consenso e mediazione culturale;

PARTE SPECIALISTICA
1. Primary and field anaesthesia: farmaci e razionale per safe anaesthesia in contesti difficili;
2. valutazione rischio anestesiologico in base a:
• stato nutrizionale
• infezioni coesistenti
• malattie croniche
• anemia
• alterazioni idroelettrolitiche
3. tracheotomia chirurgica e mini invasiva;
4. trasfusioni ed emorecupero;
5. ginecologia e ostetricia negli ospedali rurali:
• fisiopatologia del parto;
• partogramma;
• situazioni a rischio;
6. rianimazione neonatale;
7. stabilizzazione del neonato;
8. terapia intensiva: quadri specifici:
• malnutrizione severa acuta;
• terapia delle ustioni;
• crash syndrome;
9. neurochirurgia: inquadramento generale del paziente non cosciente con trauma cranico, il monitoraggio del paziente, indicazione ed anestesia per la craniotomia;
10. antibiotico-terapia: protocolli per TBC, parassitosi, malaria….;
11. medicina tradizionale e intossicazioni;

A) teorico-pratico simulato;
B) stage tutorato.

ARGOMENTO ORE SIMULATO ORE

SAFE ANAESTHESIA WHO GUIDELINES 2
ANESTESIA GENERALE
in contesti a risorse limitate CON E SENZA INTUBAZIONE
gestione vie aeree difficili 5 manichino 5
FARMACI ANESTETICI Ketamina, Alotano, curari;
conservazione e qualità 2
BLOCCHI PERIFERICI CON SOLI REPERI ANATOMICI
ED ECOGUIDATI 4 Corso ECO + manichino 10
TRACHEOSTOMIA CHIRURGICA D’EMERGENZA Minitrach, mininvasiva dilatativa 1 2 2

ARGOMENTO ORE SIMULATO ORE
TERAPIA INTENSIVA USTIONI 3
POST-CHIRURGICA 2 8
CRISI EMOLITICHE 0.5
COLERA 0.5
CRASH SYNDROME 0.5
COMA in contesto TROPICALE 2
TRAUMA CRANICO
Craniotomia senza imaging ed elettricità 2
COMPLICANZE DA PARTO 2
ARGOMENTO ORE SIMULATO ORE
RIANIMAZIONE NEONATALE 8
STABILIZZAZIONE NEONATO 8
NUTRIZIONE TROPICALE PERI-OPERATORIA 2
MALNUTRIZIONE SEVERA 6 Kits nutrizionali
GRAVIDANZA 2
TROPICAL TOX +
Medicina tradizionale 2
TRASPORTO E RECUPERO 8
TRASFUSIONI + EMORECUPERO 2 Ricerca gruppo + rH
tests rapidi per infezioni
Haemocue 2
ANALGESIA 2

Obiettivi pratici del Master

a) conoscenza ed impiego di farmaci meno comunemente noti;
b) training con tecnologie di base per la ventilazione ed il monitoraggio;
c) gestione a risorse limitate di pazienti settici, post-operatori complicati, insufficienze d’organo;
d) esecuzione di procedure varie (drenaggi toracici, pericardici, vie intraossee, CVC…..);
e) esecuzione di tracheotomie chirurgiche e mininvasive (Griggs modificata);
f) assistenza neonatale post-partum, gestione e trasferimento del neonato critico;
g) gestione grandi ustionati;
h) razionalizzazione antibiotico-terapia
• in maniera empirica;
• con colturali di base;
• con resistenze legate alle criticità.

Staff:
• Dr. M. Sarboraria, chirurgia d’urgenza/anestesia e rianimazione;
• Dr. S. Pala anestesia e rianimazione, elisoccorso;
• IP. G. Cavarero rianimazione/emergenza territoriale/dialisi;
• IP. F. Massariol rianimazione/UTIC madrelingua portoghese;
• Studente G. Antonello coordinatore in loco.

 

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