Nhacra Teda Guinea Bissau: supporto medico centro di salute

Dr. Rosso C. (MMG) e Monasterolo MG

Nhacra Teda 7/11/2017-02/12/2017  

Nhacra Teda uno dei villaggi della tribù Balanta, a trenta km da Bissau. Lì, nella foresta equatoriale, è sorto due anni fa il centro sanitario delle suore francescane missionarie.
Attualmente il centro di salute è gestito da suor Valeria Amato italiana che è infermiera ed ostetrica. Si avvale dell’aiuto di tre infermieri, una ostetrica ,due tecnici di laboratorio e due amministrativi che collaborano al triage e alla consegna dei farmaci.
Settimanalmente prestano servizio presso il centro due medici: uno è  addetto alle ecografie e l’altro come supervisore del laboratorio.
Il personale è tutto locale e la suora sta lavorando perché acquisiscano professionalità ed autonomia nel lavoro. Considerato l’ambiente in cui si opera, il livello di competenza del personale è buono, superiore a quello usuale. Per ora il centro funziona solo come ambulatorio, presto sarà messa in funzione la sala parto.
La struttura può dare attenzione e assistenza a tutti, principalmente alle mamme in gravidanza e ai bambini fino ai due anni. Ai bambini viene attuato un programma per la denutrizione, in parte sostenuto dall’OMS e dal’ UNICEF. Le gestanti vengono seguite durante la gravidanza e per le numerose sieropositive si mette in atto il programma di cura previsto anche per proteggere il futuro neonato.
La suora deve usare tutta la sua autorità ed impegno perché le mamme seguano costantemente le cure necessarie .
Sono tanti i bambini denutriti di livello medio-grave,perché le mamme danno ad oltranza il latte materno e non introducono un’alimentazione completa dopo i sei mesi. Le stesse mamme durante la gestazione e l’allattamento non si nutrono in maniera adeguata. Una attenzione ulteriore viene data ai bambini orfani, gemelli e figli di sieropositive entro i primi due anni di vita, in quanto si tratta di categorie a maggior rischio di mortalità. Per questi viene organizzato un incontro mensile di valutazione e fornitura di alimenti integranti: riso, miglio, zucchero, latte in polvere , multi cereali ed olio. Per ogni bambino il grado di denutrizione viene stabilito in base al peso e all’altezza e riceve un aiuto personalizzato. In questi incontri viene anche fatto un’educazione delle mamme all’alimentazione corretta, sfruttando i prodotti  locali, facilmente reperibili e in particolare quelli ricchi di proteine e vitamine. Per quelli che non rientrano nelle suddette due categorie un infermiere formato li visita e provvede ad una possibile diagnosi e cura.
Per le diagnosi di SIDA e di Malaria ci si avvale dei test e reagenti forniti dall’OMS, che sono utilissimi. L’incidenza presso il centro della SIDA va dal dieci al venti per cento.
La Malaria invece è in lieve regressione, al contrario si riscontrano molti casi di tubercolosi. Inoltre sia per motivi igienici e fattori climatici e ambientali e’ molto alta la presenza di parassiti, in particolare ameba e giardia.
Da segnalare che per la cura e l’assistenza ai sieropositivi è delegata un’infermiera locale competente e a conoscenza delle abitudini di promiscuità  e della cultura tribale (si arriva a mettere in dubbio la gravità della malattia stessa, anche perché si ricorre spesso al curandero del villaggio).
Durante la mia permanenza mi sono occupato delle patologie degli adulti, insieme ad un infermiere che così ha potuto approfondire le proprie conoscenze. Ho collaborato anche con la suora nelle visite dei bambini, rispondendo ai quesiti che mi poneva e confrontandoci sui casi più complessi. L’esperienza è stata positiva per noi e utile per le esigenze attuali del centro sanitario.
La presenza di mia moglie ha permesso a me e alla suora di risiedere presso la struttura, in quei locali non ancora abitati e che d’ora in poi potranno essere fruibili da altri volontari. In tale modo la presenza continua di operatori sanitari darà maggiori garanzie e permetterà un servizio migliore.

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